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Studio Tecnico CDG
Adeguamento Condomini con Altezza Antincendio tra i 32 m ed i 54 m
Gli edifici esistenti con altezza antincendio (link all'articolo sulle definizioni) tra 32 e 54 m, rappresentano secondo il DPR 151 del 2011 una tipologia di attività soggetta ai controlli dei Vigili del Fuoco e di Categoria A, ovvero a basso rischio incendio. I rappresentanti dell'attività, ovvero gli amministratori condominiali, devono assolvere ad alcuni adempimenti:
presentazione della SCIA Antincendio ad inizio attività e comunuque verificare il rinnovo della Conformità Antincendio ogni 5 anni;
Comunicazioni;
Illuminazione di sicurezza;
Impianti Antincendio;
chiusure d'ambito;
criteri della gestione della sicurezza antincendio.
SCIA Antincendio e Rinnovo di Conformità Antincendio
L'attività di edificio civile con altezza antincendio tra i 32 ed i 54 m rientra tra le attività soggette a controllo dei Vigili del Fuoco di categoria B, ovvero attività a medio rischio incendio.
Per tali attività è prevista la valutazione del progetto mentre i controlli sono effettuati a campione.
Tuttavia è necessario che il responsabile dell'attività effettui la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) da presentare al Comando di riferimento dei Vigili del Fuoco.
La SCIA è un fascicolo composto da alcuni moduli scaricabili da questo sito che devono essere compilati sia dall'amministratore condominiale sia da professionisti incaricati.
La SCIA Antincendio deve poi essere rinnovata ogni 5 anni attraverso il modulo di rinnovo di conformità antincendio. In caso di modifiche all'attività, alla presentazione del rinnovo un professionista incaricato deve dimostrare che non sia avvenuto un aggravio del rischio incendio.
Comunicazioni
Si intendono per comunicazioni, secondo il D.M. 16/05/1987, i collegameti con attività a rischio specifico, scale, ascensori, e locali cantinati.
Le coumnicazioni con aree a rischio specifico devono avere le caratteristiche previste riguardanti le specifiche Regole Tecniche e quindi valutate di caso in caso.
Per le comunicazioni verso scale, ascensori e locali interrati sono ammessi varchi attraverso porte RE 30 anche senza disimpegno, filtro a prova di fumo o accesso diretto a spazio scoperto.
Illuminazione di Sicurezza
Secondo il D.M. 16/05/1987, presso gli edifici per civile abitazione sopra i 32 m deve essere installato un sistema di illuminazione di sicurezza che garantisce un'affidabile illuminazione e segnalazione delle vide di esodo, dotato di alimentazione autonoma, centralizzata o localizzata e che consenta per durata e livello di illuminamento un ordinato sfollamento.
Impianti Antincendio
Sempre per il D.M. 16/05/1987, presso gli edifici per civile abitazione sopra i 32 m deve essere installata una rete di idranti costituita da almeno una colonna montante in ciascun vano scala dell’edificio e da essa deve essere derivato ad ogni piano, sia fuori terra che interrato, almeno un idrante con attacco 45 UNI 804 a disposizione per eventuale collegamento di tubazione flessibile o attacco per naspo.
Il naspo deve essere installato nel locale filtro, qualora la scala sia a prova di fumo intera, e corredato di tubazione semirigida con diametro minimo di 25 mm e di lunghezza idonea ad assicurare l’intervento in tutte le aree del piano medesimo.
Al piede di ogni colonna montante deve essere installato un idoneo attacco di mandata per autopompa.
L’impianto deve essere dimensionato per garantire una portata minima di 360 l/min per ogni colonna montante e, nel caso di più colonne, il funzionamento contemporaneo di 2.
L’alimentazione idrica deve essere in grado di assicurare l’erogazione, ai 3 idranti idraulicamente più sforiti, di 120 l/min cad., con una pressione residua al bocchello di bar 1,5 per un tempo di almeno 60 min.
Qualora l’acquedotto non garantisca le condizioni di cui al punto precedente dovrà essere installata idonea riserva idrica; questa può essere ubicata a qualsiasi piano e deve essere alimentata da acquedotto pubblico e/o da altre fonti.
Tale riserva deve essere mantenuta costantemente piena.
Chiusure d'Ambito
Le chiusure d'ambito per tutti gli edifici civili sopra i 24 m ricadono nella categoria SC secondo il D.M. 30/03/2022.
Per questa categoria di chiusure d'ambito degli edifici bisogna che rispettino i requisiti per la reazione e la resistenza al fuoco per la copertura e le facciate, in relazione anche alla loro tipologia costruttiva (facciata semplice, a doppia pelle, curtain walling ecc)
Reazione al fuoco
I seguenti componenti delle facciate devono essere costituti da materiali del gruppo GM1
isolanti termici (es. cappotti non in kit, ecc.);
sistemi di isolamento esterno in kit (es. ETICS, cappotti in kit, …);
guarnizioni, sigillanti e materiali di tenuta, qualora occupino complessivamente una superficie > 10% dell’intera superficie lorda della chiusura d’ambito;
gli altri componenti, ad esclusione dei componenti in vetro, qualora occupino complessivamente una superficie > 40% dell’intera superficie lorda della chiusura d’ambito.
Resistenza al fuoco
Non sono richiesti particolari requisiti di resistenza al fuoco per chiusure d'ambito di edifici:
che hanno carico d’incendio specifico qf ≤ 200 MJ/m2 in tutti i compartimenti, al netto del contributo rappresentato dagli isolanti eventualmente presenti in facciata ed in copertura;
dotati di misure di controllo dell’incendio di livello di prestazione V (sistemi automatici di inibizione, controllo o estinzione dell'incendio)
Per gli altri casi, in virtù della tipologia di facciata, sono da effettuarsi le seguenti azioni:
Facciata semplice o Curtain Walling (Facciata Continua)
In corrispondenza delle proiezioni degli elementi costruttivi di compartimentazione orizzontale e verticale sulle chiusure d’ambito sulle facciate e sulle coperture devono essere realizzate le fasce di separazione, ovvero quelle porzioni di chiusura d’ambito costituite da uno o più elementi costruttivi aventi classe di resistenza al fuoco determinata e materiali classificati per reazione al fuoco, atta a limitare la propagazione orizzontale o verticale dell’incendio.
Le fasce di separazione in facciata devono essere realizzate con materiali in classe di reazione al fuoco non inferiore a A2-s1,d0 e costituite da uno o più elementi costruttivi aventi classe di resistenza al fuoco E 30 o, se portanti, RE 30 considerando il calore che si propaga dall'esterno verso l'interno della parete.
In copertura ,invece, le fasce di separazione ed eventuali altre protezioni devono avere classe di comportamento al fuoco esterno BROOF (t2), BROOF (t3), BROOF (t4) oppure essere di classe di resistenza al fuoco EI 30.
Inoltre la geometria delle fasce di separazione in facciata deve essere realizzata come per le seguenti figure e dello spessore di almeno 1 m.
La verifica della resistenza al fuoco deve essere effettuata da un professionista antincendio applicando la norma EN 1634.
Facciate a doppia pelle ventilate
La seguente tabella riporta le caratteristiche che devono possedere le intercapedini e le pelli (gli strati di materiale contiguo di cui sono composte le facciate) in relazione alla tipologia di facciata con doppia pelle:
Gestione della Sicurezza Antincendio (GSA)
Il D.M. 25/01/2019 ha previsto per gli edifici ad uso civile abitazione una gestione della sicurezza antincendio che rispettasse il livello di prestazione 1.
Nella seguente tabella è possibile verificare gli adempimenti del responsabile dell'attività, ovvero dell'amministratore per i condomini, e degli occupanti per ridurre al minimo il rischio incendio.
Per identificare le misure standard da adottare in caso di incendio e per la produzione di documentazione quali informative, istruzioni in caso di emergenza ecc., ed adempiere alle richieste dalle normative sulle chiusure d'ambito degli edifici, l'amministratore può avvalersi del supporto di una figura professionale competente nel settore, vista anche la difficoltà tecnica dell'argomento.
Riqualificazioni Energetiche, Superbonus ed Altri Interventi
Per quanto sopra riportato, in caso di lavori alle facciate condominiali, sia per una riqualificazione strutturale che per la riqualificazione energetica attraverso cappotto termico, è necessario che vengano scelti materiali consoni ed adottati sistemi di posa in opera adeguati. La verifica di questi aspetti da parte di un professionista antincendio è un parametro essenziale da considerare in questi casi.
La scelta di una tipologia di pannello isolante piuttosto che un'altra deve passare non soltanto attraverso lo studio dei parametri termotecnici e/o acustici, ma anche dei parametri antincendio come reazione e resistenza che i materiali scelti oppongono al fuoco.
Affidarsi a professionisti qualificati garantisce il raggiungimento degli standard tecnici e di sicurezza previsti.
Ciò che si è riportato riponde alla normativa a cui si è fatto riferimento. Sono comunque possibili soluzioni alternative o in deroga che un professionista può adottare che vanno valutate di volta in volta.
Di seguito gli articoli di rimando agli altri specifici casi:
Condomini con Altezza Antincendio fino a 24 m
Condomini con Altezza Antincendio tra i 24 ed i 32 m
Condomini con Altezza Antincendio superiore ai 54 m
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